ARGENTINA 2020 – 10’
(Lingua originale con subs)
REGIA
Hernán Paganini, Maximiliano Mamaní
PRODUZIONE
SINOSSI
Il cortometraggio riflette sulla visione culturale della Quebrada e sulla nuova “identità mercificata”. Crudo è un’accusa, una denuncia che parte dalle nostre corporeità e identità della marginalità, uno sciopero davanti agli occhi che desiderano l’arte della periferia. Crudo è una carne ricca, esposta all’estrattivismo morboso che consuma le storie e le arti raccontate dalla marginalità.
TEMATICA
Mamaní ha affermato che è emersa come un’opera performativa: “Non vengo dal campo dell’audiovisivo, non ho studi formali nel cinema ma vengo dalla danza e dalla danza abbiamo cominciato a costruire e ad un certo punto ci siamo detti: è importante registrare quello che facciamo da la nostra corporeità”, per questo partecipo a Crudo anche come interprete”.